La storia delle corse dei cavalli e delle scommesse raccontata con i giochi da tavolo

Scommesse sui Cavalli

Cavalli e fantini in posizione, si aprono i cancelli, ed eccoli che partono!

Hai mai provato il brivido di essere spettatore ad una corsa di cavalli?

Nel mondo degli amanti dei cavalli e dello sport, non c’è niente di più adrenalinico che assistere ad una corsa di cavalli. Che siano al trotto con un sulky o al galoppo sfrenato su una pista di ippodromo o tra i cancelli di un palio, l’amore che il mondo ha con questo antico sport è un affare che dura da centinaia di anni, e che nonostante tutto sembra non affievolirsi. 

In Italia la storia delle moderne corse al trotto e galoppo che conosciamo oggi, inizia dopo l’Unità d’Italia, ma le gare tra cavalli e cavalieri erano un affare comune, come a Bologna dove già nel 1846 si correvano le corse a “sedioli”, l’antenato sulki che conosciamo oggi. 

A Milano invece fin dal 1807 i nobili si sfidavano o risolvevano dispute con gare al galoppo per le campagne o le vie della città, dove i premi non erano tanto materiali, quanto dimostrazioni di onore. 

E’ in Inghilterra però dove nasce la cultura delle corse dei cavalli. Già nel 1400, grazie al buon allevamento di cavalli purosangue, le corse diventano veri e propri eventi cult nella società nobile e popolare Inglese, questo grazie anche all’interesse della famiglia Reale.

Ed è così che eventi come le corse ad Ascot o Epsom (immortalate dal grande pittore Gericault) diventano modaioli e le signore sfoggiano i famosi cappelli inglesi.

In Australia, poi, la corsa della Melbourne Cup è addirittura una festa nazionale. Mentre a Dubai è stato costruito prima l’ippodromo e poi la città.

Anche i cinesi sono grandi scommettitori ma i cavalli più costosi sono venduti in America.

E dopo tanta passione non poteva mancare una incredibile sezione della collezione dedicata al mondo delle corse e delle scommesse.


 

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