Corsa dell’Arno e cappellini per l’evento più glamour dell’ippica

Corsa dell’Arno, 25 aprile, all’ippodromo Visarno

Scambiare Firenze per Ascot è un attimo durante la Corsa dell’Arno quando, ogni 25 aprile, all’ippodromo Visarno Cesare Meli le donne si sfidano nella gara del cappellino di paglia promossa dal Consorzio Il Cappello di Firenze.

E non si sa quale sia stata la gara più sentita visto l’incredibile numero di cappellini, alcuni dei quali veramente originali. A parte il cappellino ‘torta’, segnaliamo il cappellino pentola di pasta al sugo, quello con gli uccellini che covano e alcuni uomini in vesti che allegramente sembravano uscite dal film Mary Poppins.

Il glamour non può mancare in Toscana, la patria della moda e di uno stile di vita ‘rural chic’ che è riconosciuto e apprezzato in ogni angolo del mondo. Carlo Meli, direttore dell’ippodromo, ha gestito una organizzazione impeccabile capace di coinvolgere il pubblico in ogni momento della giornata.

La giornata è cominciata con un pranzo di gala dove abbiamo potuto intervistare Michael Zampino, il regista italo-francese di un film in prossima uscita dedicato a Laghat, il cavallo cieco vincitore di molte gare che è stato una leggenda per tutti gli appassionati di corse. Il film è ispirato ad una storia vera e oggi Laghat è in meritata pensione a Coltano vicino Pisa e il protagonista Lorenzo Guidi si è talmente inserito nel mondo dei cavalli da avere gli occhi lucidi al loro passaggio.

Siamo molto curiose di vedere il film che uscirà in autunno e speriamo di ospitare una proiezione qui a Horse Museum (www.horsemuseumfoundation.org) dentro i locali di Donna Vittori Borgo Agricolo (www.donnavittori.com) .

Il pomeriggio, gli spalti dell’ippodromo erano gremiti di persone di ogni età. Il cavallo è veramente un mondo trasversale che attrae ogni persona per un motivo diverso: qualcuno per lo sport, qualcuno per la natura e qualcuno per il glamour delle corse.

Le corse si sono svolte in un ambient unico: l’ippodromo Visarno ben curato è all’interno del Parco delle Cascine dai cui spalti si ammira la cupola del Brunelleschi e il campanile di Giotto, mentre davanti a noi lo sfondo delle colline di Firenze donano un colpo d’occhio unico. E devo dire che i fiorentini sono i maghi italiani del marketing e sanno valorizzare ogni loro eccellenza!

Appena entrati nell’ippodromo siamo stati accolti da una giumenta con il suo puledrino che introducevano dolcemente il pubblico al mondo dei cavalli, perché in fondo tutto ruota attorno a loro.

Il clou dell’evento è stata la 198esima edizione della Corsa dell’Arno vinta da ‘Verso le stelle’, un cavallo con un nome così poetico che meritava di vincere a prescindere. Le corse hanno dato la giusta adrenalina alla giornata che però ha vissuto di una magia tutta sua.

La premiazione è stata fatta da Remo Chiodi, direttore del MASAF con la delega alle corse che sta lavorando alacremente per portare la Grande Ippica Italiana ai fasti di un tempo.

Dopo la gara dell’Arno, l’ultima della giornata, ci siamo finalmente rilassate e abbiamo girato l’ippodromo potendo accedere anche alle sale riservate alle competizioni.

Una grande emozione quando abbiamo visto la sala pesi e per un attimo ci siamo immersi nel clima adrenalinico della competizione facendo sedere Gillian sulla bilancia: ci è sembrato di essere i protagonisti di un film.

Non vediamo l’ora di vedere cosa si inventeranno questi toscani per l’anniversario della 200esima corsa!!

 

 

Corsa dell’Arno, 25 aprile, all’ippodromo Visarno
Corsa dell’Arno, 25 aprile, all’ippodromo Visarno
Corsa dell’Arno, 25 aprile, all’ippodromo Visarno
Intervista a Lorenzo Guidi e Michel Zampino
Corsa dell’Arno, 25 aprile, all’ippodromo Visarno
Claudia Bettiol con Lorenzo Guidi e Michel Zampino
Corsa dell’Arno, 25 aprile, all’ippodromo Visarno
Claudia Bettiol e Carlo Meli
Corsa dell’Arno, 25 aprile, all’ippodromo Visarno
Corsa dell’Arno, 25 aprile, all’ippodromo Visarno
Corsa dell’Arno, 25 aprile, all’ippodromo Visarno

 

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