
Se uno ama i cavalli ama anche la natura. Non è possibile altrimenti.
Ami l’odore del sudore dopo una gara, l’odore delle scuderie appena aperte, l’odore del fieno. Ami accarezzare i cavalli, ami pulire gli zoccoli e alla fine ami anche la polvere e il fango.
Ma ami anche la pioggia e l’odore della terra bagnata, i profumi dell’alba e quelli della notte. Ami passeggiare nei prati e nei boschi e ami galoppare nell’acqua. Qualche volta ami talmente tanto quello fai che ti fondi con l’ambiente e ne diventi parte integrante.
E se ami così tanto la natura, ami anche i cibi naturali e i sapori della terra combinati con maestria da esperti.
Proprio come un cavaliere riesce a raggiungere dei livelli di simbiosi totale con il suo cavallo, così uno chef o un enologo sono capaci di entrare nei gusti dei prodotti naturali e combinarli in modo da donare piacere a tutti quelli che li assaggiano.
Forse per questo motivo, o forse per il puro piacere del palato, siamo diventate sommelier. Con la presidente di Horse Museum Maria Vittori abbiamo seguito il lungo corso della FIS – Federazione Italiana Sommelier – e ci siamo diplomate al terzo livello.
È stato un viaggio lungo ma speciale che ci ha guidato lentamente alla scoperta delle mille sfumature di colore e profumo del vino.
Abbiamo imparato ad ammirare la maestria degli enologi nascosta dietro ogni bicchiere di vino proprio come si ammira un dressagista che si fonde con il cavallo o un saltatore che condivide l’adrenalina della gara con il suo destriero.
Così, al momento di redigere la Carta dei Vini per l’esame, è venuto naturale andare a vedere quanti produttori avessero la nostra stessa passione e avessero scelto l’immagine di un cavallo nel logo o nelle etichette di qualche bottiglia.
Siamo in tanti!
Forse per questo motivo, o forse per il puro piacere del palato, siamo diventate sommelier. Con la presidente di Horse Museum Maria Vittori abbiamo seguito il lungo corso della FIS – Federazione Italiana Sommelier – e ci siamo diplomate al terzo livello.
È stato un viaggio lungo ma speciale che ci ha guidato lentamente alla scoperta delle mille sfumature di colore e profumo del vino.
Abbiamo imparato ad ammirare la maestria degli enologi nascosta dietro ogni bicchiere di vino proprio come si ammira un dressagista che si fonde con il cavallo o un saltatore che condivide l’adrenalina della gara con il suo destriero.
Così, al momento di redigere la Carta dei Vini per l’esame, è venuto naturale andare a vedere quanti produttori avessero la nostra stessa passione e avessero scelto l’immagine di un cavallo nel logo o nelle etichette di qualche bottiglia.
Siamo in tanti!
